martedì 21 settembre 2010

Svegliarsi a Cayo Largo - Cuba

il mio compagno di viaggi e di vita
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in spiaggia con il trenino
Incredibile luce che ti abbaglia, il sole è così splendente e riflette i suoi raggi su di una spiaggia di coralli sminuzzati così bianca che devi stare attenta ad usare una crema protettiva molto protettiva perchè si rischia una scottatura di quelle veramente forti. E quando ti svegli in un posto così, ti senti veramente viva, in pace con il mondo, e con te stessa. Il mare è di una trasparenza che ti verrebbe voglia di berlo , oltre che immergerti. E vederti le stelle marine così vicine alla riva è un'emozione che non sempre provi anche nel più bello dei mari. tutto ciò è frutto anche del fatto che la natura è incontaminata e la spiaggia è raggiungibile solo con un trenino e poi a piedi . il turismo non era ancora arrivato quando ci sono andata io, ma penso che sia ancora così , anche grazie al fatto che ci sono solo quattro villaggi turistici e basta , non ci sono città per cui l'inquinamento non esiste.                           (continua)

YouTube - Se tu mi dimentichi- Pablo Neruda

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Il tuo sorriso - Pablo Neruda

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l’aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l’acqua che d’improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d’argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d’aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.

Amor mio, nell’ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d’improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.

Vicino al mare, d’autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell’isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l’aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei

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