giovedì 10 ottobre 2013

La viaggiatrice dei mercati

La mia casa ambulante avrà
 due gambe e i miei sogni non avranno frontiere (Ernesto Che Guevara) . Strana citazione per iniziare un racconto di viaggio ma è quella che meglio rappresenta ciò che significa per me viaggiare. Un sogno che diventa realtà con il profumo delle spezie nel  Gran Bazar di Istanbul ,è da li che parte la mia grande avventura , l'impatto con i colori , gli odori e i profumi è veramente forte siamo in una Istanbul inizio anni 80 dove il rumore dei taxi non era così assordante dove la gente meno modernizzata di adesso ti faceva piombare improvvisamente appena scesa dall'aereo in un altro mondo , giro in Capadocia paesaggio magico e lunare e poi volo per Colombo ex capitale dello Sri Lanka soprannominata "lacrima dell'india" ..... e qui la mia curiosità di viaggiatrice si era accesa , il desiderio di vedere, conoscere, scoprire aveva preso il sopravvento sulla stanchezza dovuta a tante ore di volo e cambi di aeroporti . Posata la valigia in albergo, purtroppo non sono una viaggiatrice da zaino, nella mia valigia c'è la mia casa ambulante,  partii alla scoperta della città naturalmente prima tappa il mercato. Trovo che sia il luogo più vero di ogni città o paese in  qualsiasi parte del mondo , luogo dove puoi conoscere la gente del posto scoprire le loro abitudini insomma in poche parole la vita vera. Mi piacciono molto i templi i monumenti i palazzi ma amo veramente girare per i mercati , potrei chiamarmi "la viaggiatrice dei mercati ".  A parte i bellissimi palazzi  e templi che puoi trovare su qualsiasi guida turistica il profumo della scoperta te lo da esclusivamente camminare in mezzo alla gente e parlare con loro e quale è posto migliore se non il mercato del pesce ? L'odore è veramente forte ma l'olfatto è un senso che imprime nella mente il ricordo, infatti se chiudo gli occhi rammento perfettamente la grande quantità di pesce disposto ordinatamente sulle bancarelle e il sorriso della gente . Dallo Sri Lanka mi porto il sorriso , la tenerezza degli elefanti dell'orfanotrofio di Pinnawela, l'innata eleganza delle donne nei loro bellissimi Sari (Saree) e negli originali Kurta . Ormai era quasi l'ora di ripartire , dopo tanto camminare una sosta alle Maldive può ritemprare anche il fisico più debilitato, arrivata a Malè è d'obbligo un giro per la città e poi con un piccolo motoscafo raggiunto l'atollo di Rasdoo sprofondare letteralmente nel mare più incredibile mai visto. Un'altro sogno che si realizza nuotare con i pesci come la piccola sirenetta di Disney . Dopo qualche giorno di sosta in questo paradiso dal sole accecante arrivai dopo vari cambi di volo a Bali . E qui non saprei esprimere a parole la senzazione di pace che iniziò a pervadermi dopo poche ore dall'arrivo . Magica Bali dove si passa dall'assordante via vai dei motorini con a bordo tre o quattro passeggeri al silenzio avvolgente dei piccoli templi induisti, alla tranquilla pacatezza della gente anche nei mercati, generalmente luogo di confusione,  che con un sorriso e con una gentilezza estrema ti offrono i loro prodotti . Ma il viaggio non si ferma e con estremo dispiacere dovetti lasciare quel luogo che mi è rimasto  tuttora nel cuore..................