venerdì 15 ottobre 2010

La casa misteriosa

Quando ero piccola mi capitava spesso di passare davanti ad una casa o meglio ad una villa antica immersa in un giardino intricato, fatto di arbusti fioriti, ortensie e azalee, antiche querce e un pino che dalle dimensioni del tronco avrà avuto già allora almeno cento anni. La mia fantasia è sempre stata molto fervida, e il silenzio cupo di quel giardino, ha sempre stimolato in me una grande curiosità. Spesso mi soffermavo ad osservare attraverso le sbarre dell'enorme cancello di ferro, ormai arruginito dal tempo, gli eventuali abitanti della casa. Era una casa misteriosa, silenziosa, con le persiane chiuse tranne due al piano terreno. Forse in me è sempre esistita già da piccola quella curiosità curiosa, come la chiamo io, dell'ignoto. Si perché per me quella casa rappresentava l'ignoto, e nella mia fantasia, poteva nascondere chissà quali tesori. E poi un giorno , mi si apri il mondo davanti..... L'anziana signora che abitava in quella casa mi trovò che stavo curiosando e gentilmente, invece di sgridarmi, mi invito ad entrare. Finalmente il cancello si aprì ed io potei entrare nel giardino e nella casa misteriosa. Il mio cuore batteva fortissimo, ero eccitatissima, curiosa anche un po' intimorita. Ma come resistere alla tentazione di andare alla scoperta di qualcosa che mi incuriosiva da tempo. Accettai entrai e cominciai con una raffica di domande sui fiori , sulle piante. Le risposte erano sempre gentili, accompagnate da un piccolo racconto sulla pianta, sul fiore..... ero affascinata.. Ma ancora di più quando entrai nella casa.
Piena di mobili antichi, a volte anche un po' inquietanti, come un tavolo con i piedi di leone al posto delle normali gambe da tavolo, una vecchia armatura ai piedi di una grande scala di legno , che saliva ai piani superiori. Ero sempre a bocca aperta, cosa che mi capita anche adesso , quando vedo qualcosa che mi piace veramente , che mi trasporta in un altro mondo. Ma le sorprese non erano ancora finite. La sorpresa più grande è stata conoscere la storia di questa anziana signora , Camilla si chiamava, una grande viaggiatrice. Ogni pomeriggio i suoi racconti di viaggio mi trasportavano lontano, ampliavano a dismisura la mia curiosità sul mondo, era fantastica..      Ed è sicuramente nata in quel periodo la mia insaziabile voglia di vedere il mondo e soprattutto di vedere i luoghi  di cui mi raccontava.  Per parecchi anni aveva soggiornato a Parigi, e quando andai per la prima volta in questa magnifica città, la sensazione strana che provai era quella di un deja vu... ci credo, i suoi racconti erano così dettagliati e raccontati con un amore tale per le cose che aveva visto , che ti trasportava con lei nel suo mondo fino a farlo diventare mio. Purtroppo , data l'età di Camilla questo meraviglioso periodo finì, ma il ricordo dei suoi racconti e di lei è rimasto chiuso nel mio cuore e lo porto con me in ogni viaggio che faccio.