giovedì 23 settembre 2010

E visto che siamo a Cuba andiamo a l'Avana

Qualche anno prima di Cayo Largo ero stata a Cuba nella parte occidentale e precisamente a Varadero, e poi un giro a l'Avana la capitale e a Trinidad.      Varadero è la tipica città turistica spiaggia bellissima, locali e tanto rum. L'Avana è una vecchia signora del 700 , ormai con il viso pieno di rughe e gli abiti, una volta di pizzi e ricchi tessuti in seta damascati , logorati dall'usura e dal tempo.  Habana , come si chiama in spagnolo è la più grande città dei Caraibi, con maestosi palazzi in architettura coloniale spagnola , ormai così , non so come definirli, scrostati ,diroccati, che danno l'impressione che debbano crollare da un momento all'altro, ma alla stesso tempo pieni di un fascino misterioso, fatto dei ricordi impressi nelle loro mura. Si , ricordi di un fasto e di una bellezza maestosa, vissuta passata e decaduta. E che dire delle macchine? Ormai famose per l'incredibile longevità, macchinone americane vecchissime ma ben tenute, riverniciate, lucidate, brillanti con il motore aggiustato con mille componenti diversi ma perfettamente funzionanti. L'atmosfera che si respira è unica, aleggia nell'aria qualcosa del passato che non vuole lasciare il posto al presente, e questa atmosfera si respira in ogni strada o vicolo, capisco Hemingway che era innamorato di Cuba ma soprattutto dell'Avana. Beviamoci un Moijto il drink preferito da questo grande scrittore, e godiamoci il fasto del passato girando per la citta a bordo dei loro simpaticissimi taxi i tuc tuc. (continua)